Confindustria Napoli incontra la GDO
III Edizione 2024
La Sezione Filiera Alimentare dell’Unione Industriali Napoli – Confindustria Napoli, con il patrocinio della Regione Campania e con il sostegno di BNL BNP PARIBAS, sotto la guida del Presidente della sezione Gaetano Torrente, organizza un’importante Missione Incoming di Rappresentanti della Grande Distribuzione Organizzata, giunta ormai alla sua terza edizione.
La filiera agroalimentare svolge una funzione unica per la rivitalizzazione ed il rilancio economico e sociale del territorio regionale, oltreché per la promozione delle produzioni agroalimentari tradizionali e di eccellenza.
L’evento funge da un momento di confronto per approfondire le attività dei Consorzi di Tutela delle nostre produzioni, e per fare il punto sulle tendenze del mercato, sulla sicurezza dei prodotti e sulle conoscenze tecnologiche alla base dell’identificazione delle produzioni di qualità.
Per alcuni giorni i rappresentanti dei principali gruppi nazionali della GDO saranno in visita in Campania per un tour volto alla valorizzazione dei prodotti eccellenti delle nostre aziende e per accrescere la conoscenza del patrimonio artistico e culturale locale.
L’appuntamento, a cadenza annuale, si pone l’obiettivo di realizzare un network che metta in contatto le imprese eccellenti del territorio dando l’opportunità di offrire i propri servizi/prodotti, fungendo da vetrina consultabile in ogni momento. Favorire accordi distributivi con le reti della GDO significa, infatti, incrementare la riconoscibilità e la visibilità dei prodotti autentici campani, per aumentarne distribuzione e vendite.
Le Aziende partecipanti
I luoghi dell'evento
Il Palazzo Partanna è un palazzo monumentale di Napoli in piazza dei Martiri.
Eretto nel XVIII secolo da Mario Gioffredo a cui il duca di Paduli aveva affidato il compito di ingrandire e modificare un'abitazione acquistata fuori "Porta di Chiaia".
Fu ricostruito nel XIX secolo dal Niccolini per Lucia Migliaccio, moglie morganatica di Ferdinando I di Borbone e, appena prima, vedova del principe Benedetto Maria III Grifeo di Partanna (da qui l'intitolazione del Palazzo).
Venne gravemente danneggiato dai bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale, perdendo quasi tutti gli affreschi che ornavano le sale del piano nobile. Il portale è opera di Mario Gioffredo con firma sulla colonna sinistra. Fra le caratteristiche dell'interno le decorazioni neoclassiche.
Restaurato nel 1996, nel palazzo hanno sede l'Unione Industriali, l'ANCE Napoli, la Galleria di arte moderna di Lucio Amelio; nel 2014 diventa sede di Banca Fideuram e nel 2016 sede regionale di Banca Aletti. Dal 2019 è diventata anche la Sede dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli.
Palazzo Partanna
I luoghi dell'evento
Il palazzo Caracciolo di Santobuono è un palazzo monumentale di Napoli, eretto dai principi di Caracciolo di Santobuono nel 1584, sul luogo in cui precedentemente era situato un castello urbano, donato dal re Roberto d'Angiò a Landolfo Caracciolo nei primi decenni del XIV secolo. Il palazzo, posizionato in un punto strategico, era utilizzato per la difesa cittadina: era infatti prossimo alla porta che serviva l'insula episcopale.
All'inizio del secolo successivo fu ospite a Palazzo Caracciolo il duca d’Elboeuf, l'iniziatore degli scavi delle città di Ercolano e Pompei, mentre nel 1799 il palazzo ospitò il generale Jean Étienne Championnet. Nel 1815 l'immobile fu abbandonato totalmente. Per un breve periodo ospitò gli uffici della questura.
Il palazzo ha due altissimi portali dai quali si accede al cortile porticato con pilastri in piperno (il chiostro cinquecentesco) e un secondo cortile, oggi giardino all'aperto. Presenta quattro piani e nel piano nobile sono rimaste alcune tracce di un soffitto affrescato. Attualmente ospita un albergo.
Palazzo Caracciolo di Santobuono
I luoghi dell'evento
Piazza Trieste e Trento assunse l'odierna denominazione nel 1919 in celebrazione della vittoria italiana nella prima guerra mondiale, mentre l'assetto attuale risente delle trasformazioni urbanistiche attuate fino al termine dell'Ottocento.
Di forma irregolare, ai suoi margini sorgono il Teatro San Carlo, il Palazzo Reale, il Palazzo del Cardinale Zapata, il Palazzo D'Alessandro di Pescolanciano e la seicentesca chiesa di San Ferdinando, inglobata nel medesimo lotto della Galleria Umberto I. Al centro della piazza si trova la Fontana del Carciofo, voluta da Achille Lauro nel 1956.
Sul lato ovest, al piano terreno del palazzo delle Prefettura, è situato il celebre Caffè Gambrinus, in cui è ancora conservata la decorazione creata da alcuni importanti artisti attivi tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento; il caffè vanta illustri avventori come Gabriele D'Annunzio e Filippo Tommaso Marinetti.
Piazza Trieste e Trento
I luoghi dell'evento
Il Real Teatro di San Carlo, anche noto semplicemente come San Carlo, è il teatro lirico di Napoli. Fondato nel 1737, è il più antico teatro d'opera del mondo ad essere tuttora attivo, primo teatro italiano ad istituire una scuola per la danza; anticipa di 41 anni il Teatro alla Scala di Milano e di 55 anni il Teatro La Fenice di Venezia. In origine, poteva ospitare 3285 spettatori, poi ridotti a 1386 in seguito alle normative sulla sicurezza. Conta una vasta platea, cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo più un ampio palco reale, un loggione ed un palcoscenico.
Date le sue dimensioni, struttura e antichità è stato modello per i successivi teatri d'Europa. Affacciato sull'omonima via e, lateralmente, su piazza Trieste e Trento, il teatro, in linea con le altre grandi opere architettoniche del periodo, quali le grandi regge borboniche, fu il simbolo di una Napoli che rimarcava il suo status di grande capitale europea.
Il Teatro San Carlo è stato inserito dall'UNESCO tra i monumenti considerati Patrimonio dell'Umanità.
Teatro San Carlo
I luoghi dell'evento
Il Maschio Angioino, noto anche come Castel Nuovo, è uno dei simboli della città di Napoli con la sua maestosità e il suo passato ricco di eventi storici. Costruito nel 1279 per volere di Carlo I d’Angiò, fu poi rimaneggiato dagli Aragonesi nel XV secolo. La sua imponente struttura presenta cinque torri cilindriche e un maestoso arco di trionfo marmoreo, che celebra l’ingresso di Alfonso V d’Aragona. Situato vicino al porto, la fortezza fu testimone di assedi, congiure e momenti cruciali della storia napoletana. Ha avuto funzioni di residenza reale, fortezza e prigione.
La Sala dei Baroni, con la sua imponente volta gotica progettata da Guillem Sagrera, è celebre per la congiura dei Baroni ordita contro Ferdinando I d’Aragona. La Cappella Palatina conserva affreschi di Giotto, mentre il castello stesso è avvolto in leggende, come quella del coccodrillo che divorava i prigionieri. Oggi il Maschio Angioino ospita il Museo Civico, con opere d’arte e affreschi medievali ed è un importante polo culturale, sede di mostre, eventi e visite turistiche che raccontano la storia di Napoli.
Maschio Angioino - Castel Nuovo
Le immagini dell'evento
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